Tornano a Vasto i “Giovedì Rossettiani”

Teatro di Parola gio 14 marzo 2024

Vasto “I cinque eventi programmati sono tutti tratti da libri famosi“

Attualità di La Redazione
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Teatro Rossetti ©Vastoweb
Teatro Rossetti ©Vastoweb

VASTO. L’apprezzata rassegna dei Giovedi Rossettiani, che negli anni scorsi ha visto alternarsi a Vasto, tra Palazzo d’Avalos e il Teatro Rossetti i più grandi scrittori italiani ed europei, riaprono i battenti con una nuova importante iniziativa teatrale intitolata Teatro di parola, un genere che mette in contatto speciale e privilegiato l’attore con lo spettatore, il quale partecipa, ascolta e immagina aprendo la propria coscienza agli eventi narrati. Una formula che richiama, volendo, il teatro antico, dominato dalla voce degli attori”. Ad annunciarlo il sindaco Francesco Menna.

È un teatro rivolto a chi vuol capire e pensare – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta – un vero e proprio rito culturale in cui è in primo piano la parola. L’invenzione teatrale parla ad un pubblico dotato di spirito critico e disposto all’ascolto e alla riflessione, come già nel teatro di Pasolini o in quello di Pirandello che prevedeva «un gioco delle parti» in cui nessuno è esente dall’essere colpito o «torturato» dalla parola teatrale”.

I cinque eventi programmati – hanno chiarito la Presidente del Polo Culturale delle Città del Vasto Annamaria Di Paolo e il Direttore Scientifico Gianni Oliva - sono tutti tratti da libri famosi, che vanno da Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, alla Gloria di Giuseppe Berto, dal Moby Dick di Melville, alle voci assordanti (le «diverse lingue») dell’Inferno di Dante, al Vecchio e il mare di Hemingway, un originale spettacolo fatto da attori e pupazzi, adatto a grandi e piccoli”.

4 aprile 2024, ore 21, Teatro Rossetti

La scorciatoia

con Domenico Galasso

Drammaturgia originale a cura di Domenico Galasso e Alfredo Troiano, da Tempo di uccidere di Ennio Flaiano. Produzione a cura del «Piccolo Teatro Orazio Costa» Durante la Campagna d’Africa un giovane ufficiale italiano mette a nudo se stesso e confessa un crimine che lo tormenta aprendo la propria e la coscienza degli spettatori. Un Flaiano inusuale e disturbante.

11 aprile 2024, ore 21, Teatro Rossetti

Secondo Giuda

con Pietro Faiella

Drammaturgia originale di Pietro Faiella, con Pietro Faiella, dal romanzo La Gloria di Giuseppe Berto. Co-produzione «Piccolo Teatro Orazio Costa» e «Teatro in movimento».

L’adattamento teatrale mette a fuoco i momenti principali della relazione di Giuda con Gesù, cogliendo i due estremi della sua storia: dal primo incontro al tradimento. Giuda sembra dichiarare che forse non c’è alcuna differenza tra lui e Cristo: «siamo morti alla stessa ora, tu sul Golgota, io poco lontano, appeso ad un albero».

18 aprile 2024, ore 21, Teatro Rossetti

E io solo sono rimasto per raccontarlo

Con Miriam Di Nardo Di Maio e con Alfredo Troiano.

Traduzione e Drammaturgia originale di Alfredo Di Maio da Moby Dick di Herman Melville. Coreografie di Miriam Di Nardo Di Maio. Produzione «Piccolo Teatro Orazio Costa».

Un giovane senza un soldo in tasca, preso da una profonda malinconia, decide di darsi all’avventura e di imbarcarsi sulla baleniera capitanata dal misterioso Achab, mutilato ad una gamba da un imprendibile capodoglio che lui rincorre per i mari. Ne consegue un naufragio da cui l’unico a salvarsi è il giovane che qui racconta il disastro galleggiando su una bara di legno.

2 maggio 2024, Teatro Rossetti

Dire di Dante. Recitar narrando

Composizione drammatica di Domenico Galasso, produzione del Piccolo teatro «Orazio Costa»

Lo spettacolo è strutturato sull’interpretazione di alcuni passi della prima cantica. Le terzine si generano a catena le une dalle altre e il flusso della narrazione provoca accordi armonici che si tramutano in paesaggio sonoro.

 9 maggio 2024, ore 18 (dedicato ai bambini e non solo)

Il vecchio e il mare

Con Zenone Benedetto e Tiziano Feola

Produzione «I guardiani dell’oca». Spettacolo con attori e pupazzi. Testo e regia di Zenone Benedetto

Il vecchio pescatore Santiago non riusciva più a pescare con la sua piccola barca. Si pensava che fosse preda della peggiore forma di sfortuna. La solidarietà del giovane Manolo permette a Santiago di ritrovare la forza di continuare la sfida con il cuore.


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